L’inserimento all’interno della comunità educativa è temporaneo ed ha, in ordine di preferenza, i seguenti obiettivi generali:

1. rientro nella propria famiglia di origine (collaborare con gli altri soggetti istituzionali di pertinenza nel lavoro di affiancamento della famiglia di origine, in vista della risoluzione dei motivi che hanno portato all’affido e del quanto più immediato possibile rientro del minore nel proprio ambiente naturale);

2. affidamento familiare (sensibilizzare il territorio e la comunità parrocchiale all’affidamento familiare, anche nelle forme intermedie - solo in fine settimana o i periodi di vacanza, sostegno pomeridiano, ecc. - ritenendo la soluzione affido familiare più consona alle necessità dei ragazzi rispetto al soggiorno in Comunità, e secondaria al rientro nella propria famiglia d’origine);

3. adozione;

4. accompagnamento verso l’autonomia nel caso che delle tre ipotesi precedenti, nessuna sia percorribile (sorvegliare e potenziare le proprie capacità di affidamento in comunità per rispondere e venire incontro al meglio alle complesse esigenze del minore, lì dove il rientro in famiglia e/o l’affidamento familiare non siano possibili). A tal fine si progettano percorsi di semiautonomia da attivare con il raggiungimento della maggiore età.